lunedì 23 giugno 2008

DOVE SOGGIORNARE


Appartamento a 100 mt dal mare
bilocale sito al 1 piano (vedi foto esterno villino)
2 camere da letto -5/6 posti letto
bagno accessoriato -cucina abitabile completa di
elettrodomestici stoviglie ecc
giardino condominiale
affittasi mesi estivi o annualmente
info: 339/2690103

domenica 22 giugno 2008

IL CENTRO TURISTICO D SAN PIETRO IN BEVAGNA

S. Pietro in Bevagna - il centro turistico


L'abitato di S. Pietro ha il suo centro focale nella piccola chiesa non lontana dal mare. Si tratta di un Santuario dedicato all'Apostolo Pietro, il quale, secondo un'antica leggenda diventata tradizione, approdò la prima volta in Italia in questo luogo, assieme a S. Marco e S. Andrea.
All'interno della Chiesa è disposta un'immagine del Santo dipinta su legno, e intorno a tale dipinto la fantasia popolare si è sbizzarrita: chi lo dice venuto dal mare, chi dipinto da S. Luca, chi invece trovato misteriosamente.
Il tempio fu molte volte distrutto dai Saraceni, ma sempre riedificato. La chiesa è tuttora meta di molti pellegrinaggi.
Nelle vicinanze della chiesa si estende una piccola pineta, dove i turisti spesso trovano refrigerio nelle calde giornate estive. Altro luogo molto frequentato dai villeggiatori, per la freschezza delle sue acque, è sicuramente il fiume Chidro, a qualche km dalla Chiesa, dove la tradizione vuole che S. Pietro battezzasse i primi cristiani in Italia e le cui acque (sempre secondo la tradizione religiosa) erano ritenute miracolose e curative
.Non lontano dalla Chiesa, è possibile fare shopping al mercato settimanale o anche nei vari negozietti circostanti e tra le bancarelle attorno alla piazzetta che la sera si affolla di giovani.

Discoteche, campi da tennis e da calcetto, spettacoli in piazza e attività collaterali (organizzate dalla Pro Loco di Manduria e dall'Amm. Prov. di Taranto in collaborazione con l'Azienda Turistica Provinciale) completano il quadro dell'offerta turistica per il massimo del divertimento nella vostra vacanza in Puglia.

The inhabited area of S. Pietro has not his/her focal center in the small church distant from the sea. It deals with a Sanctuary devoted Pietro to the apostle, which, according to an ancient legend become tradition, the first time landed in Italy in this place, together with S. Mark and S. Andrew.
Inside the Church an image of the Saint is prepared painted on wood, and around such painting the imagination to become populated himself/herself/themselves is sbizzarrita: who tells him/it come by the
it says come by the sea, who painted by S. Luca, who mysteriously found instead.
The temple was a lot of times destroyed by the Saracens, but always rebuilt. The church is still destination of many pilgrimages.
The inhabited area of S. Pietro has not his/her focal center in the small church distant from the sea. It deals with a Sanctuary devoted Pietro to the apostle, which, according to an ancient legend become tradition, the first time landed in Italy in this place, together with S. Mark and S. Andrew.

Inside the Church an image of the Saint is prepared painted on wood, and around such painting the imagination to become populated himself/herself/themselves is
"sbizzarrita": who tells him/it come by the
it says come by the sea, who painted by S. Luca, who mysteriously found instead.
The temple was a lot of times destroyed by the Saracens, but always rebuilt. The church is still destination of many pilgrimages.
Nelle manifestazioni della civiltà rupestre e nella cultura greca si identificano le radici più antiche di Taranto e della sua provincia. Due civiltà che si svilupparono in modo mirabile in questa zona della Puglia meridionale, grazie alla conformazione del territorio che un tempo doveva essere ricco d'acqua e molto fertile, tanto da attirare l'interesse dei coloni greci che arrivarono nel 706 a.C. e fondarono Taranto. La presenza di corsi d'acqua, oggi sotterranei, è dimostrata anche dalle numerose grotte e insenature, prodotte dall'azione di erosione e diventate scenario ideale per lo sviluppo della civiltà rupestre, fenomeno presente un po' in tutta la regione, ma che nel tarantino raggiunse forme mirabili. Oggi la provincia ha un aspetto più aspro nella parte interna e fondali sabbiosi e mare cristallino nell'area del Golfo di Taranto. Delle antiche civiltà resta il fascino di scenari favolosi ancora visibili e inseriti nello spettacolo della natura

I luoghi degli insediamenti rupestri



Nelle Murge tarantine si possono visitare profonde gravine scavate da antichi corsi d'acqua e un gran numero di grotte di origine carsica che ospitarono, fin dalla preistoria, una solida civiltà rupestre. Spesso rifugio per pastori e contadini, in epoca medievale queste stesse cavità furono scelte come abitazione e luogo di preghiera dai monaci basiliani. Tracce e testimonianze di insediamenti rupestri, villaggi ipogei e pareti affrescate, si possono ammirare nei dintorni di Mottola e Massafra

Costiera Jonica

La costiera Jonica è caratterizzata da spiagge larghe e un acqua limpida che dolcemente lascia spazio alle profondità marine. Sulla costiera sorgono città come Taranto, detta la 'città dei due mari' e Pulsano dalla spiccata vocazione turistica e dall'apprezzata cucina locale
Menhir
Monumento preistorico, molto diffuso in Europa ,ma presente anche in Africa settentrionale e in Medio Oriente, risalente dal terzo millennio a.C. alla prima età del bronzo.

Il menhir è costituito da un'unica pietra, più o meno lavorata, conficcata verticalmente nel terreno. Eretti a fini di culto, funerari o celebrativi, hanno una forma cilindrica o tendente al parallelepipedo e un'altezza variabile tra uno e dieci metri (ma in Francia ne esiste uno alto più di 20 metri). Si rinvengono soprattutto isolati, ma anche allineati o disposti a cerchio come a Stonehenge. In Italia sono presenti soprattutto nel Salento (pietrefitte), in Sardegna (betili), in Lunigiana e intorno a Merano



DOLMEN

Costruzione preistorica costituita da due o più lastre in pietra non tagliata (megaliti) conficcate nel terreno a sostenere una lastra che, posta orizzontalmente, funge da tetto.


I dolmen, probabilmente camere funerarie, erano talvolta coperti di terra, così da formare collinette artificiali (tumuli); molti sono circondati da altri megaliti. Particolarmente numerosi in Irlanda, nel Galles e nelle contee inglesi del Devon e della Cornovaglia, si trovano anche nella Francia nord occidentale (soprattutto in Bretagna), in Spagna, in Africa settentrionale, in Siria e in altri paesi orientali, tra cui il Giappone.Nel Salento abbiamo poche costruzioni, ma ben rappresentative.










LA CUCINA MEDITERRANEA




Famosa per il gusto, ma soprattutto per la salubrità dei suoi ingredienti, la dieta mediterranea propone una gustosa serie di prodotti che hanno nella semplicità e nella genuinità i loro punti di forza;
Prodotti tipici salentini, noti per il buon gusto e per la naturalità nella lavorazione, sono l'olio di oliva e il vino (il tanto decantato "merum" di Orazio);
La cucina salentina fa largo uso di olio di oliva locale, molto genuino ed ottenuto, nella maggior parte dei casi, da una molitura fredda che mantiene inalterate le caratteristiche nutrizionali e vitaminiche;Molto in auge in questi ultimi anni ricette quali: orecchiette fatte in casa con le cime di rapa e il purè di fave, spaghetti aglio olio e peperoncino;Si incominciano a riscoprire piatti tipici della antica tradizione contadina salentina, piatti leggeri fatti con l'uso di verdure e prodotti locali. Tutti i prodotti vengono coltivati con il duro lavoro di contadini che, restii all'utilizzo spropositato di fitofarmaci, portano avanti una agricoltura biologica;